mercoledì 7 gennaio 2009

Siamo in una bolla!

Focus n.195, gennaio 2009

Il 99% degli astronomi è d'accordo sull'ipotesi che l'universo sia nato da una grande esplosione, il Big Bang, avvenuta circa 13,7 miliardi di anni fa.

A parte il fatto che ogni volta che sento percentuali del 99% il bufalometro mi schizza a fondo scala (perchè, "nel 99% dei casi" non si tratta di vere statistiche ma di un mero strumento dialettico, di un modo solo un dare un po' di autorevolezza ad un'affermazione che sarebbe meglio formulare con un "quasi tutti"... insomma, non si tratta di numeri, ma di opinioni.
A parte questo, dicevo... ma da quando in qua nella scienza esiste il pricipio della democrazia? Da quando in qua un qualcosa è vero se ci crede la maggioranza?!?!
Un qualcosa è vero se lo posso dimostrare; il fatto che gli altri siano d'accordo o meno, è irrilevante...
Quindi: o esistono delle prove concrete che il la cosmogonia sia avvenuta attraverso il Big bang (ed in tal caso l'opinione degli astronomi è ininfluente), oppure si tratta solo di un'ipotesi (e, come tale, l'opinione degli astronomi è comunque ininfluente).
Insomma, la scienza non è questione di opinioni.

Andiamo avanti.

Tenere sotto controllo tali oggetti per 10 anni richiederebbe strumenti in grado di osservare variazioni della distanza degli oggetti dell'ordine di un miliardesimo.

A parte il fatto che "osservare variazioni della distanza" in italiano si può esprimere in maniera più semplice, efficace e corretta con "misurare spostamenti", l'ordine di grandezza di questi spostamenti sarebbe un milardesimo di CHE? Di angstrom, di millimetro, di metro, di chilometro, di miglio, di anno luce?

Nessun commento:

Posta un commento